condizionale passato o congiuntivo imperfetto

sanluca

New Member
italiano
Vi chiedo un piccolo grande aiuto per questa frase:

completa questa frase inserendo o il congiuntivo o il condizionale:

Speravo che tu...(venire) a casa mia, così...(prendere) insieme il tè.

Voi cosa scrivereste:
Speravo che tu venissi...
oppure
Speravo che saresti venuto...

insomma usereste il congiuntivo imperfetto o il condizionale passato?
 
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  • Così di primo acchito direi che sono entrambi corretti, e che la differenza dipenda unicamente dal significato che si vuole dare.
    Ti sto però rispondendo senza una buona grammatica sotto, prendila così...
    Direi "che tu venissi" se l'ipotesi si deve ancora verificare (non si sa ancora se l'ospite verrà o meno), mentre metterei "saresti venuto" nel caso chi parla sappia già che in realtà l'ospite non è venuto...

    Sono però curiosa di leggere anche gli altri
     
    Vi chiedo un piccolo grande aiuto per questa frase:

    completa questa frase inserendo o il congiuntivo o il condizionale:

    Speravo che tu...(venire) a casa mia, così...(prendere) insieme il tè.

    Voi cosa scrivereste:
    Speravo che tu venissi...
    oppure
    Speravo che saresti venuto...

    insomma usereste il congiuntivo imperfetto o il condizionale passato?
    Speravo che tu saresti venuto, così avremmo preso un caffè insieme.
    Comunque, ci sono tante altre discussioni sull'argomento del futuro nel passato che si esprime col condizionale.

    uno è qua

    http://forum.wordreference.com/showthread.php?t=959003&highlight=futuro+nel+passato
     
    Sono d'accordo con Nemesi che dipende dal significato che si vuole dare. Io la vedo così:

    A: Ciao Marco, volevo dirti che non ci vengo stasera.
    B: Macché?! Speravo che (tu) venissi, dai!

    A: Ciao Marco, com'è andata la festa ieri sera?
    B: Bene, grazie, ma speravo che saresti venuto anche tu.


    Io invece sono curioso di sapere come si cambia il verbo prendere. Per esempio:

    Ciao Laura, dove sei? Speravo che (tu) venissi da me, così prendiamo(?) un caffè insieme.

    vs.

    Ciao Laura, mi dispiace che tu non ci fossi ieri. Speravo che tu saresti venuta, così avremmo preso (prendevamo?) un caffè insieme.
     
    Sono d'accordo con Nemesi che dipende dal significato che si vuole dare. Io la vedo così:

    A: Ciao Marco, volevo dirti che non ci vengo stasera.
    B: Macché?! Speravo che (tu) venissi, dai!

    A: Ciao Marco, com'è andata la festa ieri sera?
    B: Bene, grazie, ma speravo che saresti venuto anche tu.


    Io invece sono curioso di sapere come si cambia il verbo prendere. Per esempio:

    Ciao Laura, dove sei? Speravo che (tu) venissi da me, così prendiamo:cross:(?) prendevamo un caffè insieme.

    vs.

    Ciao Laura, mi dispiace che tu non ci fossi ieri. Speravo che tu saresti venuta, così avremmo preso (prendevamo?) un caffè insieme.
    La seconda parte della frase al presente non suona.
     
    Temevo che non andasse. Grazie. Allora dici che (almeno nel parlato) prendevamo può andare in tutti e due i casi (sia venissi che saresti venuto)?
     
    Anzi, scusa Brian! anche l'altra era giusta:
    Ciao Laura, dove sei? Speravo che (tu) venissi da me, così prendiamo
    (?) un caffè insieme.
    Io la vedevo dal mio punto di vista pessimistico, dando per scontata la risposta negativa di Laura. :)
     
    Temevo che non andasse. Grazie. Allora dici che (almeno nel parlato) prendevamo può andare in tutti e due i casi (sia venissi che saresti venuto)?
    Sì, "prendevamo" va bene in tutti e due i casi, perchè può essere inteso sia nel senso di auspicio, sia nel senso di azione passata o occasione persa.
     
    Sì, "prendevamo" va bene in tutti e due i casi, perchè può essere inteso sia nel senso di auspicio, sia nel senso di azione passata o occasione persa.

    Prima di tutto mi scuso per non aver usato le maiuscole correttamente, in secondo luogo vi ringrazio per la collaborazione.
     
    Salve a tutti, buon anno anzitutto, sono nuovo tra di voi.

    Vi scrivo perché vorrei cortesemente che mi illuminaste su una cosa relativa alla concordanza dei tempi. Stavo leggendo la questione su Wikipedia, ma non c'ho capito molto.

    Ho provato a ragionare da solo, ma non sono riuscito a schiarirmi i dubbi, e vorrei condividere ciò che mi fa entrare in confusione, con la speranza che possiate cortesemente darmi delucidazioni.

    E bene, facciamo un esempio: ipotizziamo che ora in questo istante ci sia una festa. Qualche ora fa ho chiamato Gianni per vedere se è intenzionato a venire insieme a me a questa festa, la sua risposta è sta positiva. Adesso sono a questa festa ma non lo vedo, non lo incontro.

    I miei dubbi si riferiscono a tre forme relative alla concordanza:

    _ Credevo che venisse = forse e sottolineo forse, si usa questa forma quando la festa è ancora in corso

    _
    Credevo che fosse venuto = ?

    _
    Credevo che sarebbe venuto = ?




    Considerando l'esempio che ho sopra scritto, come dovrei esprimermi quando la festa è ancora in corso ?
    e quando è terminata ?
    Per la prima forma ho azzardato a dire che si usa quando la festa è ancora in corso, sospetto che sia giusta, ma attendo il parere dei maestri, per le altre due forme comunque brancolo nel buio.



    Grazie a priori, attendo la vostra.
     
    Salve a tutti, buon anno anzitutto, sono nuovo tra di voi.

    [...] Qualche ora fa ho chiamato Gianni per vedere se fosse (/era = colloquiale) intenzionato a venire insieme a me a questa festa [...]
    Ciao Curlen e benvenuto!
    "Credevo che fosse venuto" va bene solo nel caso che tu fossi in ritardo o avessi saltato l'appuntamento e quindi, dopo aver chiesto della sua presenza alla festa avendo ottenuto risposta negativa, tu pensassi 1) che la sua assenza fosse dovuta alla tua per l'orario prestabilito e 2) che comunque anche in tua assenza lui si fosse presentato.

    "Credevo che sarebbe venuto" esprime la certezza della tua ipotesi ('verrà di sicuro') non confermata dagli eventi al momento dell'enunciato, però può esser detta anche a 'fine festa' ed esprime il rammarico di non averlo veduto per tutta la durata della stessa.

    "Credevo che venisse" è giusto quanto dici nell'equivalenza. In più può essere usata anche una volta che la festa è finita.

    Adesso sono a questa festa ma non lo vedo, non lo incontro.

    Considerando l'esempio che ho sopra scritto, come dovrei esprimermi quando la festa è ancora in corso ?
    e quando è terminata ?
    In questo caso si potrebbe dire anche così:
    "Credevo che l'avrei incontrato / trovato qui".
     
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    Salve a tutti.
    C'è una differenza tra queste frasi? Sono ammissibili entrambe? Se sì, c'è un sfumatura di senso?

    Ho pensato che saresti andato in montagna la settimana dopo.
    Ho pensato andassi in montagna la settimana dopo.

    Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.
     
    Salve a tutti.
    C'è una differenza tra queste frasi? Sono ammissibili entrambe? Se sì, c'è un sfumatura di senso?

    Ho pensato che saresti andato in montagna la settimana dopo.
    Ho pensato andassi in montagna la settimana dopo.

    Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.
    Secondo me entrambe le opzioni sono accettabili e sostanzialmente identiche nel significato. Il congiuntivo, come spesso accade, può avere una sfumatura di maggiore incertezza nel momento in cui l'ipotesi introdotta da "ho pensato che" è stata formulata.
     
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