Ciao:
Sempre ho avuto difficoltà per coniugare verbi con piu di tre sillabe-- esempio:
liberare.. come sarebbe corretto , libèrami, libèro, libèri, etc. oppure lìberami, lìbero, lìberi, etc.?
C'è una regola specifica per risolvere questo problema?
Sì sì grazie, però questo modo di pronunciare lo trovo molto scomodo, e molto spesso mi si intreccia la lingua. Sicuramente direi àuguro, ma àugurano ci riesco appena.
Ma come spiegare ad uno straniero che si dice àuguro ma trascìno ad esempio? C'è qualche regola o almeno una tendenza generale?
Per esempio spiegando che si tratta di una
retrocessione dell'accento in alcune forme verbali ben precise (non solo della prima coniugazione = con-
sì-ste-re, re-
sì-ste-re, re-si-
stè-va-no, mo-
rì-va-no, mo-ri-
rèb-be-ro) derivate dal latino o dal greco: anche in "tra-
scì-no" l'accento è retrocesso dato che il verbo è "tra-sci-
nà-re".
Oppure per aggiunta di una particella pronominale per sua natura atona.
O per esempio anche spiegando che le parole sdrucciole hanno due accenti, uno tonico (forte) e uno debole: questo sicuramente facilita la pronuncia. Si studia facendo metrica sia latina sia greca sia italiana.
Nessuno dei due accenti in genere si segna, l'accento debole graficamente non esiste. Perciò metto in grassetto l'accento forte:
Àu-gu-ra-nò
Àu-gu-
rà-me-lò <--- (accento debole/debole)
Àu-gu-rì (tu auguri)
Lì-be-ra-mì
Lì-be-
rà-me-lò <--- (accento debole/debole)
Mè-ri-ta-lò
Me-ri-
tà-te
Me-ri-
tà-te-ve-lò
Fà-scia-mì (bendami)
Prèn-di-te-lò
Pren-
dè-te-ve-lò
Por-
tà-te-ve-lò
Ma anche Au-
gù-ri (plurale di augurio) ...Fa-
scià-mi (le corde di una nave)
Se fai caso, un po' per volta il secondo accento debole cominci a sentirlo e agevola automaticamente la pronuncia. Prova a pronunciare spezzando le parole, questo aiuta.
Le parole sdrucciole hanno l'accento debole sull'ultima sillaba, le parole bisdrucciole pure sull'ultima, ossia sul pronome aggiunto.
Se il pronome si aggiunge a una parola piana, la rende sdrucciola con nascita del secondo accento debole. E le parole bis-bisdrucciole, in genere formate con due pronomi, se derivano da una parola già sdrucciola, acquistano un terzo accento che quasi non si sente, che ho sottolineato in rosso.
Questo deriva dalla necessità anche per noi italiani di rendere pronunciabili le parole.
Non diresti mai
Lì-be-rà-
mè-lo perché in qualche modo finiresti per separare le parole,
Lì-be-rà|mè-lo. Qualcuno potrebbe capire che vuoi "liberare un melo"!

Dici invece "...me-lò".
Anche le parole composte hanno due accenti, che si sentono molto di più e che ugualmente non si segnano, e in genere corrispondono alle parole originarie. In questo caso, in genere, l'accento tonico forte
non viene retrocesso: Cà-po-sta-
ziò-ne ... Pò-mo-
dò-ro.
Per quel che può servire.
