Magari fossero prestiti... è un diluvio di termini stranieri, un' inondazione.
Come già detto nei due interventi sopra, per essere alla moda, o per non rischiare di apparire sorpassati, sono utilizzati sempre più estesamente in tutti i settori.
Allora ci si chiede se non sarà il caso di arginare questa tendenza che, non ci sono dubbi, è distruttiva per la lingua italiana.
Ma mi è capitato più volte di constatare che, ogni volta che si sfiora l'argomento, sono proprio le persone di cultura più in vista a tirarsi indietro, perché hanno tutti timore di essere tacciati di "purismo", e quindi di esser considerati dei retrogradi.
Non che non ritengano che la lingua debba essere difesa, ma si guardano bene dal dichiararlo apertamente, anche se si presenta l'occasione giusta.
Se i personaggi di cultura più in vista sono così "cauti" e non si leva alcuna voce, allora c'è poco da stare allegri...
La lingua è un bene nazionale e va salvaguradato. Apprezzo quindi i provvedimenti che sono stati presi in Francia per difendere la lingua, al di là dei risultati che otterrano.
A scanso di equivoci vorrei al contempo specificare che provvedimenti simili possono anche lasciar trapelare un zelo eccessivo in questa difesa dell'identità nazionale. Mi riferisco al fatto che, sempre inFrancia, pare si stia cercando di riportare un menù tipicamente francese nelle scuole, per riabituare i bambini alla tradizione culinaria nazionale, anche a costo di escludere piatti più leggeri. In sostanza, se la cosa deve andare a discapito della loro salute...