Guarda che cosa ho trovato nella stampa di oggi:
"2005. Odissea nei bond. Con il testo che domani andrà in aula alla Camera il popolo dei risparmiatori, bruciacchiato quest’anno dall’esplosione dei bond, rischia di rimanere a rischio di scottature. Nel testo discusso in Parlamento non c’è alcun obbligo per le banche di presentare ai clienti il prospetto obbligazionario. Questo vuol dire che le parole “trasparenza”, “etica”, “responsabilità” rimangono per gli istituti di credito quello che sono nella celebre canzone di Mina: parole, parole, parole. Nel 2005 vengono a scadenza bond per un valore di 392 milioni di euro. Riguardano emissioni obbligazionarie di società come Finpart (27 milioni), Arquati (25,5 milioni), Necchi (15 milioni), Tecnodiffusione (25 milioni), Lucchini (100 milioni), Aprilia (100 milioni), Viaggi del Ventaglio (100 milioni). A Petralcina e a Pompei si può arrivare con i charter. Per i pellegrini-risparmiatori può essere un’idea."