Sono rimasto affascinato dalle menzioni sull'Accademia della Crusca e sui chiarimenti di Ranocchietta ma secondo il mio giudizio la questione si risolve nel fatto che la frase è comunque errata e non si può capire il contesto.
"Ero sicuro che Chiara (non essere)fosse sincera durante l'interrogatorio."
● "Ero sicuro che Chiara fosse stata sincera durante l'interrogatorio."
Il narratore era presente all'interrogatorio e l'affermazione è stata smentita. Chiara non era sincera.
Si deve usare il congiuntivo trapassato.
Per esprimere soggettività e per coerenza nei tempi verbali. "fosse" esprimerebbe un dubbio. Quindi non è coerente con il verbo del periodo principale.
●Ero sicuro che Chiara era sincera all"interrogatorio. Il narratore era presente all'interrogatorio e l'affermazione è stata smentita ma, oltre ad essere poco elegante, non esprime la soggettività.
● "Sono sicuro che Chiara fosse sincera all'interrogatorio".
Il narratore era presente all'interrogatorio. L'affermazione non è stata smentita ma non è confermata. Rimane la soggettività del congiuntivo.
● "Sono sicuro che Chiara era sincera durante l'interrogatorio." L'affermazione non è stata smentita.Il narratore era presente. Il fatto è verificato.
●"Sono sicuro che Chiara sia stata sincera durante l'interrogatorio"
Il narratore non era presente all'interrogatorio. L'affermazione non è stata smentita. Rimane la soggettività.
●" Non ero sicuro che Chiara fosse sincera all'interrogatorio"
Esiste la soggettività e permane il dubbio. Se Chiara abbia detto la verità o meno, lo sapremo nelle frasi successive.
●" Non ero sicuro che Chiara fosse stata sincera all'interrogatorio." Esiste la soggettività e non c'è dubbio che Chiara abbia detto la verità.
Spero che mi perdoni Einstein se non sono daccordo con la sua posizione riguardo al linguaggio parlato. Certamente ci sono differenze tra il parlato e lo scritto ma queste si concretizzano generalmente in frasi tronche non giustificano errori grammaticali.
No, la discriminante non può essere la soggettività, la distinzione è tra certezza, verità, realtà e incertezza, dubbio, possibilità. Dice Satta nel suo 'Ma che modo' [5]: "Un verbo come
sognare non esprime una realtà, altrimenti che sogno sarebbe; ma la realtà 'soggettiva' esiste; domandatelo appunto al sognante, il quale nel sogno soffre o gioisce come nella vita, proprio perché 'vive' una sua realtà particolare e privata [...]. Quindi niente
Ho sognato che tu mi baciassi, bensì
che mi baciavi".
Vedi anche la discussione '
ho bisogno di sentire che i miei passi abbiano/hanno un qualche senso.'
Io penso:
●Tutti dicevano "Chiara è sincera".
Diventa " Tutti dicevano che Chiara era sincera. ( in una determinata affermazione pronunciata nel passato)
●"Tutti dicevano che Chiara era sincera."
Chiara ha perso la qualità di essere sincera.
● "Tutti dicevano che Chiara fosse sincera."
Chiara ha la qualità di essere sincera ma non è appurato dal narratore.