Ero sicuro che Chiara era/fosse sincera

Di conseguenza, non interverrò davvero più a continuazione di questa discussione.
Mai dire mai. Comunque il nocciolo della questione è che la sicurezza oggettiva in realtà non esiste. A questo punto l'indicativo non si dovrebbe usare mai.
"Sono sicuro che Bearded è maggiorenne" per me va bene perchè equivale a dire "So che Bearded è maggiorenne".
Questo non esclude che l'account @bearded non sia possa essere gestito da un teenager sotto mentite spoglie.
 
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  • infatti si può dire "Non lo so con certezza, ma sono sicuro che entro quest'anno la pandemia scomparirà"
    So che bearded non interviene più, quindi parlo a beneficio di altri: a me questa frase suona veramente strana. Ci sono tante cose più naturali da dire: "Non lo so con certezza, ma credo che/sento che/scommetterei che/qualcosa mi fa pensare che...". Come ho detto sopra, a volte sento usare "sicuro" nel senso di "persuaso", e mi suona abbastanza naturale. Penso ad esempio in una frase all'imperfetto, in un caso in cui c'è stata una smentita: "ero sicuro" col valore di "eppure mi sentivo così sicuro...". Con questo il soggetto sta ammettendo che la sua sicurezza era una falsa sicurezza, e è per questo che nella secondaria userei il congiuntivo. Ma se uno me lo dice al presente, ad esempio in una frase come quella proposta da bearded, io mi aspetto che abbia, se non proprio delle prove scientifiche, almeno delle buone ragioni. E se mi viene fuori che è solo una convinzione personale, una specie di ubbia, diciamo che la persona non crescerà nella mia stima (non è il caso di bearded che gode di tutta la mia stima linguistica).
     
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