il "racheté"

Anemona61

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Serbian, Serbia
Dans le roman M, le fils du siècle (Scurati), l'auteur a employé ce mot français dont le sens m'echappe ici.
Voilà la phrase:
"Qual'è, dopo tutto, la differenza tra il reduce disadattato, lo smobilitato cronico che per due lire fa la guardia al giornale e il "racheté", il delinquente abituale che vive sfruttando la prostituzione?"
Quelqu'un qui a payé pour éviter la prison? Ou quelqu'un qui a purgé sa peine?
Merci d'avance pour votre aide.
 
  • quelqu'un qui a purgé sa peine :tick:

    Être un racheté, c'est après avoir été délinquant, devenir honnête, et ne plus commettre de délit.
     
    Secondo me, a senso, sarebbe un venduto, un informatore, uno che ha guadagnato la libertà accetando di fare lo spione, uno che la polizia si è comprato, un infame (per dirlo con il linguaggio della malavita), termine che - a quanto capisco - non è nello stile dell'autore.
    Non può essere che il redento, il ravvedduto venga posto al pari del magnaccia (lenone), e con esso non si distingua dal reduce disadattato e dallo smobilitato cronico ecc.
     
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