revocare in causa

[Mister Draken]

Dice:

Ma la necessità, ancora piú intrinseca, di revocare in causa la dialettica tra potere costituente e potere costituito sta nel fatto
che essi si rivelano i due poli, opposti e complementari, della categoria di “sovranità”.

Mi traducción es: Pero la necesidad, aún más intrínseca, de cuestionar la dialéctica entre poder constituyente y poder constituido radica en el hecho de que estos resultan ser los dos polos, opuestos y complementarios, de la categoría de ‘soberanía’.

Ahora bien, ¿puede traducirse así? ¿Es sinónimo de mettere in questione?

Gracias

 

[Lamarimba]

Propongo también, a falta de la opinión de los nativos, reconsiderar, replantear.

 

[lorenzos]

Purtroppo non sono riuscito a trovare il significato preciso di "revocare in causa" neppure nei siti specializzati (giuridici) tuttavia la revoca, come intuibile, È in generale qualsiasi atto con cui un soggetto priva dei suoi effetti giuridici un negozio originariamente da egli posto in essere.
Quindi - più che questionare, riconsiderare - questo che mi sembra un orribile tecnicismo collaterale dovrebbe significare proprio abolire, annullare.

 

[Mister Draken]

Sí, parece un "tecnicismo collaterale". Aunque a veces no se relaciona exclusivamente con el derecho, la ley, etc. como llevan a pensar tanto el verbo "revocar" cuanto el sustantivo "causa".

Por ejemplo: La stessa nozione di “contemporaneità” va intesa, non tanto come l’ultima epoca, che succede a quella moderna, ma come la compresenza, in ogni epoca, di tempi diversi e contrastanti – qualcosa che, assunta in maniera radicale, finisce per revocare in causa lo stesso paradigma di “epoca”, l’intera economia epocale –.

Fuente: Roberto Esposito - La filosofia viene da fuori - Tlon

 

[lorenzos]

Aunque a veces no se relaciona exclusivamente...

Scusa Danken ¿por qué "aunque"?

t. collaterale, in linguistica, termine o locuzione che, pur indicando concetti, nozioni e strumenti di un certo ambito settoriale, non è legato a effettiva necessità comunicativa, bensì all’esigenza di usare un registro elevato, differente dal linguaggio comune: «accusare» (in luogo di «sentire») un dolore è un t. collaterale del linguaggio medico.

Ciao.

 

[Mister Draken]

Lo que quiero decir con "aunque" es que a pesar de que las palabras empleadas (revocare, causa) indicarían que es un tecnicismo de un cierto ámbito sectorial (el derecho, la ley) se aplica a otros ámbitos (en este caso la filosofía política).

Tengo la sensación de que "revocare in causa" es un tecnicismo (exigencia de uso de registro elevado sin necesidad comunicativa) propio de la filosofía política, en especial usado por ciertos autores. En el caso en cuestión, Roberto Esposito. Voy a relevar la obra de Esposito para tener un corpus de las apariciones de "revocare in causa".

 

[Mister Draken]

Otra cita del mismo autor (Roberto Esposito - Wikipedia) demostraría que "revocare in causa" no es sinónimo de "mettere in questione". Parece que él no es el único, pero sí usa mucho esta locución verbal.

«Già nella conclusione del mio libro Immunitas ho fatto riferimento alla nozione di “nascita”. Essa consente di mettere in discussione, anzi di revocare in causa, ogni idea escludente, o puramente autoconservativa, del sistema immunitario.»

Roberto Esposito, “Biopolitica, immunità, comunità”, en Laura Bazzicalupo-Roberto Esposito (eds.), Politica della vita.