A gentile richiesta, come si suol dire, riparliamo di soprattutto, e delle sue particolarità.
Mi è stato chiesto di riprendere la conversazione e di aggiungere un mio parere, e in tal senso mi sembra opportuno tornare a citare alcune nozioni fondamentali per capire le ragioni del soprattutto, quelle del sopratutto e quelle del sopra tutto.
In primo luogo, come è già stato accennato altrove in questa chiacchierata, parliamo di raddoppiamento fonetico. Si tratta, ossia, di scrivere come si scrive o scrivere come si legge.
Il raddoppiamento fonetico è una prerogativa della nostra lingua, e consiste nel raddoppiare certe consonanti durante la lettura, o la parlata orale:
scritto: Così che alla fine tornammo
letto:
Cosicché alla fine tornammo
Il raddoppiamento è naturalissimo per tutti coloro che risiedono nel centro- sud, mentre per alcune regioni è una procedura meno automatica (credo nel lombardo veneto più che altro). Si tratta dunque, nel caso del sopra tutto, di aggiungere o meno questo raddoppiamento nello scritto. Ad es.
Soprattutto oggi è il modo più comune perché è invalsa la pratica di scrivere tutte queste parole doppie alla toscana, ossia facendone risultare il raddoppiamento (chissà, giacché, checché, piùttosto) ma Panzini, scrivendo la sua grammatica, aveva ancora i suoi dubbi (e parliamo degli anni trenta, linguisticamente quindi recentissimi).
Sopratutto, per chi lo scrive così, è di particolare morigeratezza, e non solo non è sbagliato, ma ha anche le sue ragioni. Tuttavia, bisogna capire se vogliamo scrivere i raddoppiamenti oppure non farlo, e allora scrivere
sopratutto come si scrive
controcorrente, e lasciare la fonetica solo al parlato.
Personalmente io scrivo
sopra tutto, e spiego il perché. A mio parere, oltre che il modo più originario di scriverlo, è anche un modo che fa risaltare la vera funzione di questa locuzione, la sua primigenia necessità. Infatti sopra tutto significa sopra ogni cosa in quell'ambito, ed è differente da come spesso oggi viene inteso da molti, ossia quasi come le altre locuzioni (molto differenti io credo invece)
in special modo, specialmente, tra gli altri, in un certo qual modo.
Io scrivo anche
più tosto, così che, per lo più, allor quando e così via molti altri, eccezion fatta per quelle locuzioni che cambiano proprio uso (come
chissà) se non sono scritte in quel modo (chi sa non è più retorico, ma interrogativo, e allora viene usato in altro modo).
Allora, domande? Risposte?