Hola a todos
Sé que la filosofía es un campo difícil, con una jerga propia y precisa. Querría saber cómo traducirián los verbos del título cuando conviven en un mismo párrafo. Lo mismo con los adjetivos. Me refiero a:
Lo spazio dunque è un’estensione ipostatica sussistente per sé, che non inerisce a nulla [per se substans, nulli inhaerens].
Non è quantità. E se lo fosse, non sarebbe nei termini delle categorie, poiché è prima di esse e ne è fonte e origine. […] Se
la sostanza è ciò che sussiste per sé [quod per se substat], lo spazio è massimamente sostanza [spatium maxime omnium
substantia est] […]. Se la sostanza è ciò che esiste per sé [quod per se existit], lo spazio è massimamente sostanza, perché esiste
più di tutte le cose. […] È una certa quale sostanza extra-categoriale. Che cos’è allora? Un corpo o una sostanza incorporea?
Né l’uno né l’altro, ma qualcosa di intermedio [medium utriusque]. Un corpo incorporeo e un non corpo corporeo
[corpus incorporeum est et non corpus corporeum]. Entrambi sono sussistenti, esistenti per sé, e in sé esistenti.
Fuente:
Franciscus Patricius, Nova de Universis Philosophia, Ferrara, apud Benedictum Mammarellum, 1591, p. 65r.
El problema radica en que el verbo sussistere tiene un significado que no coincide hasta donde veo con "subsistir" en castellano:
1. TS filos. esistere come realtà in sé, come sostanza, indipendentemente dal soggetto pensante
2. CO estens., esistere, essere valido, fondato: prove, scuse che non sussistono; il fatto non sussiste
subsistir: 3. intr. Fil. Dicho de una sustancia: Existir con todas las condiciones propias de su ser y de su naturaleza.
Sé que la filosofía es un campo difícil, con una jerga propia y precisa. Querría saber cómo traducirián los verbos del título cuando conviven en un mismo párrafo. Lo mismo con los adjetivos. Me refiero a:
Lo spazio dunque è un’estensione ipostatica sussistente per sé, che non inerisce a nulla [per se substans, nulli inhaerens].
Non è quantità. E se lo fosse, non sarebbe nei termini delle categorie, poiché è prima di esse e ne è fonte e origine. […] Se
la sostanza è ciò che sussiste per sé [quod per se substat], lo spazio è massimamente sostanza [spatium maxime omnium
substantia est] […]. Se la sostanza è ciò che esiste per sé [quod per se existit], lo spazio è massimamente sostanza, perché esiste
più di tutte le cose. […] È una certa quale sostanza extra-categoriale. Che cos’è allora? Un corpo o una sostanza incorporea?
Né l’uno né l’altro, ma qualcosa di intermedio [medium utriusque]. Un corpo incorporeo e un non corpo corporeo
[corpus incorporeum est et non corpus corporeum]. Entrambi sono sussistenti, esistenti per sé, e in sé esistenti.
Fuente:
Franciscus Patricius, Nova de Universis Philosophia, Ferrara, apud Benedictum Mammarellum, 1591, p. 65r.
El problema radica en que el verbo sussistere tiene un significado que no coincide hasta donde veo con "subsistir" en castellano:
sussistere v.intr. (essere o, rar., avere) av. 1375; dal lat. subsĭstĕre “fermarsi”, comp. di sub- “sotto” e sistĕre, propr. intens. di stāre “stare”.
1. TS filos. esistere come realtà in sé, come sostanza, indipendentemente dal soggetto pensante
2. CO estens., esistere, essere valido, fondato: prove, scuse che non sussistono; il fatto non sussiste
subsistir: 3. intr. Fil. Dicho de una sustancia: Existir con todas las condiciones propias de su ser y de su naturaleza.
Last edited: